mercoledì 27 febbraio 2019

Come ho riempito una parete vuota

Quando ho cominciato ad appassionarmi allo shabby chic, ho piano piano sostituito tutto quello che avevo appeso alle pareti, per lo più quadri e stampe che non rispecchiano più
 il mio concetto di decorazione.

La decorazione delle pareti secondo me è molto importante nell'arredamento, perchè riempie, toglie la piattezza del vuoto e, soprattutto, riflette  quelli che sono i nostri gusti e la nostra personalità.

La ricerca di nuovi oggetti da esporre è stata lenta nel tempo e, indovinate un po', tanta ricerca nei mercatini del piccolo antiquariato dove, con costanza e pazienza, prima o poi trovi sempre il piccolo tesoro che ti colpisce. Non volevo però creare un'accozzaglia di oggetti senza un filo conduttore e quindi ho prima individuato quale tipologia di oggetto mi piaceva in modo particolare, per poi cominciare la ricerca.
Ho cercato ispirazione nelle riviste a tema shabby e brocante e mi sono letteralmente innamorata delle cornici.
 Cornici vecchie, lavorate, arzigogolate, con i riccioli e piccole volute.
La scelta si è rivelata buona perchè nei mercatini ne ho veramente trovate tante, anche ridotte male (ma chi se ne importa, il pennello ed io siamo una cosa sola!!!!), ma lavorate proprio come volevo io con i riccioli e tutto quanto.......
Di solito si trovano in bronzo (almeno credo)



L'orologio in sè non è così importante,
ma la cornice è uno spettacolo!

A questa ho incollato una lettera datata 1941
e appeso un piccolo cuore di gesso


Il restyling è consistito nel pulirle e sgrassarle per bene, eliminare qualche parte arrugginita,
dare una bella mano di fondo per supporti difficili (comprata all'OBI) e infine una mano di vernice gessosa. 

Questo è l'insieme della parete


Adesso la ricerca delle cornici si è momentaneamente fermata, perchè sono diventata più selettiva ma, nei miei vagabondaggi per mercatini, l'occhio è sempre attento a trovarne 
altre con particolari originali.
 Perchè di pareti vuote  ne ho ancora......... 

martedì 19 febbraio 2019

Nuova vita ad un altro vecchio lenzuolo

In un post di novembre 2018 avevo mostrato come avevo trasformato delle lenzuola
vecchie in tende e tendine.
Di queste vecchie lenzuola ne ho ancora un bel po': 
le tengo nell'armadio con cura e soprattutto con tanto affetto
perchè sono ricordo di mamma che non c'è più.
Una volta le spose nei loro corredi (stiamo parlando
di un'altra epoca......)  avevano tutta la biancheria  rigorosamente
di colore bianco, cotone o lino o altro tessuto, ma bianco.
Per questo vedrete sempre e soltanto bianco
in questi lavori di recupero.
Di sicuro con abbellimenti, qualche volta tramite pizzi
e qualche volta tramite inserti di stoffa 
quasi sempre avanzata da altri lavori.
Perchè, si sa, qui
non si butta via niente, ma proprio niente. 
Oltretutto io amo molto il bianco, specialmente nella biancheria
di casa, perchè lavo e, se serve, candeggio senza problemi.

La settimana scorsa ho ricavato una tovaglia per la tavola
di tutti i giorni. 
Ci ho messo tutto l'impegno di cui sono capace, 
e il lavoro finito è questo

Il fiocco cucito sui quattro angoli del top e della caduta

La balza formata da tanti pezzi di recupero


Fiocco stampato e cucito
 con punto zig-zag fittissimo


Ho fatto prima una lunga striscia con avanzi di tessuti lunga il doppio della misura

della tovaglia, poi ho cucito la balza e infine ho ritagliato da uno scampolo
otto stampe di fiocco che ho cucito ai quattro lati, sia agli angoli  della caduta,
sia agli angoli del top.
Un altro vecchio lenzuolo rinato a nuova vita!

lunedì 11 febbraio 2019

Un tavolino da salotto molto " fai da te"

Il mio concetto del "fai da te" è ad ampio raggio, poichè spazio in ambiti molto diversi tra loro e per questo mi reputo una DIY a 360°. Non dico che so fare tutto, ci mancherebbe.
                                   E aggiungo: magari
Però mi piace molto muovermi in campi diversi che non hanno nulla a che fare uno con l'altro in quanto a tecniche. 
Mi sono già trovata ad affrontare progetti dei quali non sapevo assolutamente nulla e, tanto più la sfida era grande, tanto più mi sono divertita ad affrontarla.
Perchè,  quando vuoi creare qualcosa dal niente, non lo ha mai fatto prima e ce la fai, la soddisfazione è davvero impagabile!! 
Le mie parole d'ordine sono:  curiosità,
                                                      pazienza
                                                      cocciutaggine.

Ho fatto questa premessa per mostrare un lavoro fatto qualche tempo fa, partendo assolutamente da zero e senza sapere se sarei riuscita a realizzarlo: un tavolino da salotto che mancava. L'ambizione del progetto consiste nel fatto che volevo un tavolino di legno con il top disegnato a pirografo; la mano per il disegno ce l'ho da quando ero ragazzina, ma il pirografo non lo avevo mai sperimentato prima. 
L'ho comprato con gli accessori del caso e mi sono buttata, facendo soltanto qualche prova su scarti di legno. Per lavorare bene col pirografo è necessario il legno giusto (non troppo duro e non troppo morbido), saper dosare la pressione per dare più o meno profondità alla
bruciatura e avere le punte giuste. 
Non è semplicissimo, perchè quando hai sbagliato non puoi correggere, considerando che il disegno si crea bruciando il legno col calore delle punte. Non so se mi spiego...........
Comunque il procedimento è stato questo:
ho fatto a matita il disegno che volevo e poi l'ho lavorato col pirografo. Tempo impiegato: tre giorni
Un particolare del disegno 
Un altro particolare

L'insieme visto dall'alto
 

Il tavolino completo
Mio marito ha fatto la struttura saldando il ferro battuto e  ha preparato il top e un altro ripiano sotto per mettere giornali e riviste.
                              E confesso che sono piuttosto orgogliosa del risultato!!


lunedì 4 febbraio 2019

Portaoggetti da parete

Quando una mia cara amica mi ha detto di diventare nonna tra una po',
mi sono chiesta che cosa avrei potuto regalare alla futura mamma.
Pigiamino? Completo per il lettino? Tutine?
Sono le solite cose: non che siano inutili, 
per carità, anzi!
Ma è notoria la mia voglia costante di creare qualcosa
con le mie mani, che sia utile e 
anche bella da vedere.
Si, ma cosa?
Mi sono ricordata che una volta una neo-mamma mi disse:
"Ho ricevuto un bel po'  di  regali,
ma c'è una cosa che proprio mi manca:

non so mai dove mettere gli oggetti di uso quotidiano,
che siano a portata di mano!!"

Caspita, che idea  geniale!!

Comprato la stoffa, comprato i pizzi, mi sono messa all'opera
con la mia amatissima macchina da cucire
ed ecco cosa ne è uscito fuori
Un portaoggetti da appendere
 sopra al lettino
Con tasche di diverse misure

Il tutto addolcito
con cuoricino e pizzi

I colori sul corda e beige sono stati una scelta obbligata,
 perchè i futuri genitori non hanno
voluto sapere in anticipo 
il sesso del nascituro.

Mi ha detto poi che questo regalo è stato utilissimo,
che vi ripone le cremine, il borotalco, 
il sonaglino e tutte le piccole cose 
che si usano più volte al giorno.
E per me è stata una grande soddisfazione!